giovedì, dicembre 15, 2011

Tutto era chiaro da diverso tempo. Video assolutamente da vedere......

venerdì, luglio 22, 2011

La crisi e l'esempio dell'Islanda


Oggi voglio parlarvi dell'Islanda. Leggendo notizie che arrivano dalla rete sono riuscito a capire la storia di una delle nazioni più ricche al mondo, che ha affrontato la crisi peggiore di tutti i tempi e che è stata capace di uscirne a testa alta. Con un nuovo medello economico, una nuova classe politica ed una rivoluzione silenziosa che fa paura a tanti.
L'Islanda ha toccato il fondo nel 2008. Bancarotta. Aiuti internazionali ipotesi di default e di socializzazione del debito. Ma andiamo per ordine, per capire come si è arrivati a questo punto e come l'Islanda ne è uscita. Ecco le fonti. 

Nel 2003 tutte le banche del paese erano state privatizzate completamente. Da allora esse avevano fatto di tutto per attirare gli investimenti stranieri. Gli investimenti stranieri arrivavano puntuali visto che i tassi di interessi che garantiva il sistema bancario Islandese erano di gran lunga più remunerativi degli altri stati.
Landsbanki
La Landsbanki fu la prima banca a crollare e ad essere nazionalizzata in seguito al tracollo del conto IceSave
Così, se da un lato crescevano gli investimenti, dall'altro aumentava il debito estero delle stesse banche. Nel 2003 era pari al 200 per cento del prodotto interno lordo islandese. A dare il colpo definitivo ci pensò la crisi dei mercati finanziari del 2008. Le tre principali banche del paese, la Landsbanki, la Kaupthing e la Glitnir, caddero in fallimento; la corona islandese che perdeva sull'euro – perse in breve l'85 per cento – non fece altro che aumentare l'entità del debito insoluto. Alla fine del 2008 il paese venne dichiarato in bancarotta.
Il Primo Ministro Geir Haarde, chiese l’aiuto del Fondo Monetario Internazionale, che accordò all'Islanda un prestito di 2 miliardi e 100 milioni di dollari, cui si aggiunsero altri 2 miliardi e mezzo da parte di alcuni Paesi nordici. Intanto, le proteste ed il malcontento della popolazione aumentavano. E arriva la rivolta.
A gennaio, dopo un assedio della popolazione islandese davanti al parlamento, il governo rassegnò le proprie dimissioni.
Il Fondo Monetario Internazionale e l'Unione Europea imponevano allo stato islandese di di farsi carico del debito insoluto delle banche, socializzandolo. Vale a dire spalmandolo sulla popolazione. Era l'unico modo, a detta loro, per riuscire a rimborsare il debito ai creditori, in particolar modo a Olanda ed Inghilterra, che già si erano fatti carico di rimborsare i propri cittadini.
Il nuovo governo, eletto con elezioni anticipate ad aprile 2009, cedette da subito alle richieste della comunità economica internazionale: con una apposita manovra di salvataggio venne proposta la restituzione dei debiti attraverso il pagamento di 3 miliardi e mezzo di euro complessivi, suddivisi fra tutte le famiglie islandesi lungo un periodo di 15 anni e con un interesse del 5,5 per cento.
Proteste
I cittadini islandesi non erano disposti ad accettare le misure imposte per il pagamento del debito.
Si trattava di circa 100 euro al mese a persona, che ogni cittadino della nazione avrebbe dovuto pagare per 15 anni; un totale di 18mila euro a testa. “Gli utili [delle banche, ndr] sono stati privatizzati ma le perdite sono state nazionalizzate”. Per i cittadini d'Islanda era decisamente troppo.
Fu qui che qualcosa si ruppe. E qualcos'altro invece si riaggiustò. Si ruppe l'idea che il debito fosse un'entità sovrana, in nome della quale era sacrificabile un'intera nazione. Che i cittadini dovessero pagare per gli errori commessi da un manipoli di banchieri e finanzieri. Si riaggiustò d'un tratto il rapporto con le istituzioni, che di fronte alla protesta generalizzata decisero finalmente di stare dalla parte di coloro che erano tenuti a rappresentare.
Accadde che il capo dello Stato, Ólafur Ragnar Grímsson, si rifiutò di ratificare la legge che faceva ricadere tutto il peso della crisi sulle spalle dei cittadini e indisse, su richiesta di questi ultimi, un referendum, di modo che questi si potessero esprimere.
La comunità internazionale aumentò allora la propria pressione sullo stato islandese. Olanda ed Inghilterra minacciarono pesanti ritorsioni, arrivando a paventare l'isolamento dell'Islanda. I grandi banchieri di queste due nazioni usarono il loro potere ricattare il popolo che si apprestava a votare. Nel caso in cui il referendum fosse passato, si diceva, verrà impedito ogni aiuto da parte del Fmi, bloccato il prestito precedentemente concesso. Il governo inglese arrivò a dichiarare che avrebbe adottato contro l'Islanda le classiche misure antiterrorismo: il congelamento dei risparmi e dei conti in banca degli islandesi. “Ci è stato detto che se rifiutiamo le condizioni, saremo la Cuba del nord – ha continuato Grímsson nell'intervista - ma se accettiamo, saremo l’Haiti del nord”.
Costituzione Islanda
I Cittadini islandesi hanno votato per eleggere i membri del Consiglio costituente
A marzo 2010, il referendum venne stravinto, con il 93 per cento delle preferenze. Le ritorsioni non si fecero attendere: il Fmi congelò immediatamente il prestito concesso. Ma la rivoluzione non si fermò. Nel frattempo, infatti, il governo – incalzato dalla folla inferocita – si era mosso per indagare le responsabilità civili e penali del crollo finanziario. L'Interpool emise un ordine internazionale di arresto contro l’ex-Presidente della Kaupthing,Sigurdur Einarsson. Gli altri banchieri implicati nella vicenda abbandonarono in fretta l'Islanda.
In questo clima concitato si decise di creare ex novo una costituzione islandese, che sottraesse il paese allo strapotere dei banchieri internazionali e del denaro virtuale
Per la nuova carta si scelse un metodo innovativo. Venne eletta un'assemblea costituente composta da 25 cittadini
Ma la vera novità è stato il modo in cui è stata redatta la magna charta. "Io credo - ha detto Thorvaldur Gylfason, un membro del Consiglio costituente - che questa sia la prima volta in cui una costituzione viene abbozzata principalmente in Internet".
Quarto Stato
L'Islanda ha riaffermato il principio per cui la volontà del popolo sovrano deve prevalere su qualsiasi accordo o pretesa internazionale
Chiunque poteva seguire i progressi della costituzione davanti ai propri occhi. Le riunioni del Consiglio erano trasmesse in streaming online e chiunque poteva commentare le bozze e lanciare da casa le proprie proposte. 
Ed eccoci così arrivati ad oggi. Niente salvataggi da parte di Bce o Fmi, niente cessione della propria sovranità a nazioni straniere, ma piuttosto un percorso di riappropriazione dei diritti e della partecipazione. Le banche sono state nazionalizzate e sottoposte a controllo politico.
Lo sappiano i cittadini greci, cui è stato detto che la svendita del settore pubblico era l'unica soluzione. E lo tengano a mente anche quelli portoghesi, spagnoli ed italiani. In Islanda è stato riaffermato un principio fondamentale: è la volontà del popolo sovrano a determinare le sorti di una nazione. Per questo nessuno racconta a gran voce la storia islandese. 

giovedì, luglio 21, 2011

Oggi vi regalo gli Anthrax con Exit. 
L'originale è degli U2...ma.... voi quale preferite?


martedì, luglio 19, 2011

I segreti del blog "I segreti della casta"



Ciao a tutti. E' un bel po di tempo che non scrivo più, ma ultimamente mi è tornato il desiderio di prendere la tastiera e strapazzarla un po. Di cosa vi parlo? "I segreti della casta", il blog che ha conquistato la bellezza di 300.000 visite in meno di 48 Ore. Il fantomatico SpiderTruman, è un ex dipendente precario che conosce gli sporchi traffici della politica e decide di diffondere le sue conoscenze di malapolitica usando la rete. Ne è venuto fuori il fenomeno mediatico più interessante di questa settimana. Volevo cercare di comprenderne luci ed ombre ..... e condividere con voi alcuni dubbi.
La mia opinione è che tutto ciò che è stato riportato sia vero, ma anche fortemente manipolato per qualche sorta di interesse. Non è un'opinione politica, è un'opinione personale.
Iniziamo dal messaggio mediatico. Sembra costruito ad arte da un sarto di comunicazione sociale. La sintesi è: "La politica è sporca" "I politici sono dei ladri", ma non è riportato con questa semplicità. E' articolato con maestria ed astuzia. E' stato confezionato usando la comunicazione sociale stratificata. E di cosa si tratta?
Si tratta di metodologie comunicative che permettono la diffusione ad effetto domino delle informazioni. Avete presente come si diffondono le leggende metropolitane? Ecco il meccanismo è lo stesso. Vediamo come funziona:
Il cuore del messaggio viene arricchito con degli strati che ne assicurano la diffusione.

Il primo strato. Il concetto...
Costituisce il cuore del messaggio. Contiene il concetto da diffondere, la notizia. Nel nostro caso la notizia è che ci sono dei privilegi della casta politica assolutamente inaccettabili. Con questo tipo di formulazione, però, probabilmente non avrebbe avuto molto seguito. Quindi sono state usate delle circostanze precise. "Come tutti possono ottenere l'auto blu" ad esempio. Oppure "Il vergognoso affitto di Palazzo Marini". Notizie esclusive .... che trasformano tutto in un gossip. Ed alla gente piace il gossip.

Il secondo strato. Il supporto....
Serve a dare al lettore fiducia e sicurezza sulle fonti, a documentare la storia. Cosa c'è di meglio di un dipendente precario che ha lavorato all'interno dei palazzi del potere per una decina d'anni?

Il terzo strato. L'esempio.....
E' lo strato che supporta tutta l'impalcatura mediatica. Lo scopo è creare empatia nel lettore. Immedesimazione. Vicinanza sociale e mentale con chi racconta la vicenda. Cosa ci dice il nostro Spidertruman per creare questa immedesimazione?: "Sono stato licenziato" ... "Voglio fargliela pagare". Una rivincita che è assolutamente condivisibile. E' esattamente quello che ognuno vorrebbe fare se si trovasse nella stessa situazione.
Ecco fatto. Abbiamo ottenuto una ricetta di comunicazione sociale, un cocktail esplosivo a cui tutti rispondono con "Mi piace" e "Condividi" su blog e social network. Se ci pensate ognuno di noi può costruire storie avvincenti usando questi tre strati di comunicazione......ma questa sembra davvero creata da un'agenzia di marketing.

Il business
Un altro aspetto da considerare in tutta questa vicenda è che sul blog sono presenti campagne pubblicitarie Google e banner. Questo vuol dire che per ogni visita al blog Google paga una quota al signor SpiderTruman .... con 300.000 visite in due giorni si possono fare dei bei soldini. In dieci giorni si potrebbe arrivare a quasi un milione di visitatori. Di sicuro la pagina è stata un successo. SpiderTruman ha indovinato modi, tempi ed anche strumenti.

Che conclusioni ne possiamo trarre? Che la rete continua ad essere un mezzo dalle dinamiche sociali assolutamente diverse da tutti gli altri. Che le notizie pubblicate probabilmente sono reali, ma che il fenomeno mediatico, forse, è stato studiato a tavolino. Probabilmente lo sapremo nei prossimi giorni, intanto godiamoci l'evolvere della storia, ed impariamo cosa si può fare usando la comunicazione in modo creativo.